Elementari

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Giovedì, 28 Dicembre 2017 16:59

A scuola con Pina l'Apina

Oggi è il primo giorno di scuola di Pina L'Apina. La mamma le ha preparato lo zaino verde e le ha dato ben due vasetti di polline. Pina è molto felice. Iniziare la scuola primaria è una bella avventura!

Chissà come saranno le sue maestre?! E i suoi compagni? Il cielo è azzurro, l'aria profuma di violette. Pina ora è pronta per spiccare il volo: scrolla le sue ali, tintinna le antenne e viaaaaaa. Da un fiore all'altro, da una margherita ad un'ortensia non si lascia tentare dai deliziosi profumi e sfreccia verso la sua nuova scuola.

-C'è Azzurro Fulmine! Il mio compagno Azzurro Fulmine! Arrivata a scuola, Pina l'Apina è eccitata, saluta con le sue ali Azzurro Fulmine e i due amici, insieme agli altri, danno inizio al primo giorno di scuola cantando in allegria!

Ricordiamo insieme il primo giorno di scuola e quanto sia importante e bello per tutti i bambini poterci andare! Si impara a leggere, scrivere, contare.. si imparano tante cose nuove.. ci si diverte con amici e maestre.

Sulla base della breve favola di "Pina l'Apina" i bambini hanno realizzato i disegni dei protagonisti e non solo (mamma Ape, Pina l'Apina, Azzurro Fulmine, scuola, vasetti di polline, Azzurro Fulmine, Maestra), creato delle semplici marionette e poi nascosti dietro un banco, seguendo la voce narrante dell'educatrice, hanno rappresentato la storia del primo giorno di scuola di Pina l'Apina.. bravissimi!

Giovedì, 28 Dicembre 2017 16:59

L'Autunno

Il cambio di stagione, con l'arrivo delle piogge, del primo freddo e l'ingiallirsi delle foglie, diventa spunto per riflettere sulla natura che ci circonda, lavorando sulla grammatica italiana con più allegria e motivazione!

Ecco le foglie che i bambini hanno scelto e con cui hanno realizzato un collage sul quaderno, accompagnato da un dettato sull'importante "ruolo" delle foglie:

Cadono lente, con un breve volo, come se fossero stanche di stare attaccate al ramo. Se, invece, tira vento, ecco che vengono strappate con rabbia e si disperdono finché alla fine cadono a terra dove vanno a formare un frusciante tappeto. La pioggia le bagna, le fa marcire. Ma esse vanno ad arricchire il terreno che a primavera sarà più prodigioso di succhi e darà maggior nutrimento all'albero che metterà nuove foglie e nuovi frutti.

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